“La Piccola Guida”
Il PIR è un “contenitore fiscale” (OICR, gestione patrimoniale, contratto di assicurazione, deposito titoli) all’interno del quale i risparmiatori possono collocare qualsiasi tipologia di strumento finanziario (azioni, obbligazioni, quote di OICR, contratti derivati) o somma di denaro, rispettando determinati vincoli di investimento.
Con la sigla PIR si intende forme di investimento a medio/lungo termine, con l’obiettivo di indirizzare gli investimenti delle famiglie a sostegno della piccola e media impresa italiana.
Funzionamento (Legge di Stabilità 2017):
Alcune specifiche:
- I PIR non possono essere cointestati, ciascuna persona fisica può essere titolare di un solo piano di risparmio. Potrebbe essere introdotta anche la possibilità di sottoscrizione di PIR da parte di minori.
- Agevolazione fiscale consiste nell’esenzione da tassazione dei redditi, qualificabili come redditi di capitale o come redditi diversi di natura finanziaria derivanti dagli investimenti, se i risparmi vengono tenuti nel PIR per almeno cinque anni e vengono rispettati i vincoli relativi alla composizione del patrimonio. Chi li riscatta prima dovrà pagare la tassazione sulle rendite finanziarie maturate fino a quel momento. Sono esclusi dall’agevolazione i redditi derivanti dal possesso di partecipazioni qualificate e, più in generale, quelli che concorrono a formare il reddito complessivo dell’investitore.
- Ciascuna persona fisica può investire nei PIR da un minimo di 500,00 € ad un massimo di 30.000,00 € l’anno e comunque entro un limite complessivo di 150.000,00 €.
Dove investono, vincoli relativi alla composizione del patrimonio: