Dal 6 al 23 Febbraio 2017 Unicredit procede ad un aumento di capitale per complessivi 13 miliardi di euro.

La ricapitalizzazione prevede l’emissione di 13 nuove azioni ogni 5 azioni possedute ad un prezzo di 8,09 €.

Alla domanda fatidica, “POSSIEDO DELLE AZIONI UNICREDIT, COSA MI CONSIGLI DI FARE? MI CONVIENE ADERIRE ALL’AUMENTO DI CAPITALE?”

-UNICREDIT

Fatta la premessa che è estremamente difficile dare indicazioni sui “fondamentali” di una banca italiana in condizioni di patrimonializzazione difficili, in un contesto regolatorio sempre più stringente e in uno scenario congiunturale incerto e debole come quello italiano, posso però condividere alcune riflessioni di buon senso.

I PRO E CONTRO….

Considerazioni positive:

  • Lo scenario macro è in leggero miglioramento, sia sul fronte della crescita che dei tassi.
  • I mezzi freschi dedicati all’ulteriore pulizia di bilancio potrebbero essere finalmente sfruttati in un contesto in fase di stabilizzazione, migliorativo rispetto alle condizioni del passato.
  • In positivo anche le cessioni che riducono le necessità di capitali nell’immediato e che sono state una forma di anticipazione di mosse di ulteriore ristrutturazione.

 

Considerazioni negative:

  • Come spesso ricordato dalla stampa finanziaria e generalista in questi mesi, l’esperienza degli ultimi anni è stata molto deludente. Basti pensare ai casi eclatanti che hanno coinvolto molti dei principali istituti del paese e che hanno spesso bruciato i nuovi capitali raccolti con i vari aumenti: BMPS, Banco Popolare e la stessa Unicredit.
  • Tutte le volte la logica era stata quella di fare pulizia di bilancio e ripartire con ristrutturazioni e rilancio del business, ma in realtà ciclicamente gli stessi problemi si sono riproposti: bassa redditività dal margine di interesse ed esplosione dei Non Performing Loans dovuto al difficile contesto congiunturale.
  • Lo stesso fondo Atlante, intervenuto su asset già “distressed”, sta svalutando e così le banche che hanno contribuito a dare vita allo stesso fondo Atlante devono a loro volta svalutarne la partecipazione.

Questo dimostra come sia difficile assegnare un valore affidabile agli asset bancari in questa fase.

Gli aumenti di capitale del passato di Unicredit:
Aumenti - unicredit

Valutare l’aumento nel rispetto del profilo di rischio

  • Tenuto conto della complessità dello scenario analizzato è quindi sempre utile approcciare il tema dell’operazione di aumento di capitale in un’ottica di portafoglio.
  •   La valutazione della convenienza ad investire nuovi mezzi non deve essere giustificata solo dal fatto che i titoli bancari hanno già perso molto, ma perché qualche spiraglio positivo sembra visibile sullo scenario macro.
  •  Finalmente il settore potrebbe riuscire a ristrutturare in un contesto di redditività migliore, situazione che non si è mai verificata negli anni successivi all’esplodere della crisi finanziaria tra il 2007 e il 2008.